Raccolta Alimentare per ANT

COLLABORAZIONE 

ANT – NORDICONAD 

LIONS Club ALBA DOCILIA

RACCOLTA per ANT

Assistenza Nazionale Tumori

ANNO SOCIALE    2017 – 2018

PRESIDENTE        Silvia SCOTTI

AMBITO SOCIALE Collaborazione con NORDICONAD per una raccolta di alimenti non deperibili e prodotti per l’igiene personale e per la casa a favore di ANT, associazione che fornisce gratuitamente assistenza domiciliare a livello professionale, di carattere medico, infermieristico e psicologico, a famiglie con malati oncologici.

SOCI OPERATIVI: Donatella Cordova – Kiki Vallescura – Raffaella Costamagna – Alessandro Meraviglia – Anna Pisani – Silvia Scotti

       

 Nella giornata di sabato 7 ottobre 2017, presso il punto vendita CONAD di Albissola Superiore, il LIONS Club Albissola Marina e Albisola Superiore  ha messo in campo una squadra di 6 soci per una raccolta di generi alimentari non deperibili e di prodotti per la casa e l’igiene a favore dell’associazione Assistenza Nazionale Tumori –  ANT. In collaborazione con NORDICONAD, il LIONS Club Alba Docilia, con i soci Donatella Cordova, Presidente del Comitato Soci, “Kiki” Vallescura, neo socia entusiasta e molto motivata entrata nel club appena mercoledì 4 ottobre, e la Presidente Silvia Scotti, ha formato la prima squadra che ha operato durante

 l’apertura mattutina. I soci Alessandro Meraviglia, Past Presidente, Anna Pisani, responsabile del Service di Zona sui disabili e la Vice Presidente Raffaella Costamagna hanno formato la squadra che ha coperto l’orario pomeridiano.

Il supermercato, pur situato in una zona poco centrale, ha dato prova di avere clienti sensibili e generosi che hanno permesso di raccogliere 23 scatole di preziosi prodotti destinati alle famiglie economicamente disagiate che hanno in casa persone malate di cancro. L’associazione ANT assicura loro un’assistenza domiciliare a livello ospedaliero, garantendo la visita di medici, infermieri, psicologi e personale qualificato.

Il service rappresenta un sostegno ad una associazione che svolge un’importante attività a cui i LIONS non riescono ad arrivare direttamente.

 

 

Fondazione ANT Italia ONLUS

Associazione Nazionale Tumori


Attività: Assistenza domiciliare gratuita, medica e infermieristica ai malati oncologici; attività di ricerca (farmacologia e oncologia medica); servizi di assistenza sociale alle famiglie che ne hanno bisogno; assistenza ai familiari degli assistiti; promozione sul territorio delle attività

Area di azione: Genova
P.zza Campetto, 7/1
16123 Genova (GE – Liguria)
Tel. 010.24.73.348 – 010.24.73.587 –

Web: http://www.antitalia.org – 

Assistenza

Assistenza specialistica gratuita ai malati di tumore e alle famiglie garantita 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, festività incluse.

Sono 520 – tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori – i professionisti che lavorano per Fondazione ANT.

Per il maggior benessere globale del malato, al lavoro dei sanitari si affianca un servizio socio-assistenziale che prevede (sulla base delle risorse disponibili sul territorio):

  • visite specialistiche domiciliari
  • cure igieniche
  • cambio biancheria
  • biblioteca e cineteca domiciliare
  • trasporto del paziente da casa all’ospedale per svolgere esami strumentali che non possono essere eseguiti a domicilio.

Eubiosia (termine che deriva dal greco antico e che significa buona vita) è il principio alla base dell’operato di Fondazione ANT, la cui missione è garantire al malato oncologico la qualità e la dignità della vita nel difficile momento della malattia.

Eubiosia è inoltre il nome del progetto di assistenza socio-sanitaria gratuita a domicilio offerta da ANT ai pazienti colpiti da tumore e alle loro famiglie.

Reso operativo dal 1985, il Progetto Eubiosia ha come obiettivo quello di portare a casa del malato un’assistenza socio-sanitaria completa e tutte le cure mediche idonee mediante un supporto globale e gratuito sia per il paziente sia per la sua famiglia.

Le unità operative del progetto Eubiosia sono le 20 équipe specialistiche e multidisciplinari presenti in 10 regioni italiane: professionisti (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, operatori socio-sanitari, farmacisti e funzionari) che portano a casa dei malati prestazioni sanitarie pari a quelle ospedaliere, garantendo inoltre un sostegno umano, sociale e psicologico all’assistito e ai suoi cari.

Autore: Silvia Scotti

Webmaster: Mario Mazzini

SINGING FACTORY – GIOVANI

Concorso Canoro

 

SINGIN’ FACTORY

ANNO SOCIALE 2017 -2018               

PRESIDENTE     Silvia SCOTTI

AMBITO            Giovani/Sociale – avvicinare i ragazzi all’interesse per la musica e offrire un corso gratuito di attività musicali ai giovani dell’entroterra che vivono in località logisticamente disagiate

SOCI OPERATIVI      Vilder Vanz – Silvia Scotti

Il club ha sostenuto, in qualità di sponsor unico, il concorso canoro “SINGIN’ FACTORY”, organizzato dall’Accademia Musicale Albisolese di Albissola Superiore e dall’Associazione “Artincanto”, a cura di Eliana Zunino, docentedell’Accademia.Il concorso si è svolto durante i mesi estivi e ha visto l’organizzazione di 4 audizioni in diversi locali del territorio

 

  • 7 luglio – ore 21 – COGOLETO
  • 5 agosto – ore 21 – ALBISOLA SUPERIORE
  • 13 agosto – ore 21 – LUCETO
  • 18 agosto – ore 21 – VARAZZE

Il 19 agosto – ore 21 – presso il palco Terrazza sul Mare di ALBISOLA SUPERIORE, alla presenza di un numeroso pubblico, si è svolta la fase conclusiva: il concorso tra i 10 finalisti selezionati nelle precedenti audizioni.

Alla presenza della giuria di esperti, dei rappresentanti del Lions Club, di Radio Savona Sound e delle autorità locali con l’Assessore al Turismo Luca Ottonello, sono stati premiati i primi tre classificati del concorso, con l’aggiunta del premio della critica.

                                          

Scopo ultimo del service è stata la REALIZZAZIONE di un laboratorio canoro gratuito e/o corso di musica per avvicinare i giovani al canto e alla musica, svolto degli insegnanti dell’Accademia di musica Albisolese – Artincanto,  per i ragazzi di Sassello

A seguito dell’attività di collaborazione nata con l’Associazione “Artincanto” e l’Accademia Musicale Albisolese, il LIONS Club ALBISSOLA MARINA e ALBISOLA SUPERIORE – “ALBA DOCILIA” ha incaricato l’Associazione “Artincanto” di  svolgere attività didattica musicale gratuita per ii giovani di Sassello e del territorio circostante, che data la posizione logistica, si vedono a volte precluse alcune attività non direttamente disponibili.

 

Autore: Silvia Scotti

Webmaster: Mario Mazzini

 

 

 

AGGIUNGI UN PASTO A TAVOLA

Colletta Alimentare

 

Aggiungi un pasto a tavola

 

ANNO SOCIALE    2013 – 2014

PRESIDENTE        Nanni BASSO

AMBITO SOCIALE Collaborazione con NORDICONAD per una raccolta di alimenti non deperibili e prodotti per l’igiene personale e per la casa a favore di ANT, associazione che fornisce gratuitamente assistenza domiciliare a livello professionale, di carattere medico, infermieristico e psicologico, a famiglie con malati oncologici.

 

‘Aggiungi un pasto a tavola’ è l’appuntamento che, dall’anno 2014, su iniziativa del Presidente Nanni BASSO, prevede una colletta alimentare presso il supermercato ‘Md Market’ che ha aderito alla raccolta sin dall’inizio e presso il punto vendita GULLIVER che dall’anno successivo ha partecipato alla piena riuscita dell’iniziativa.

L’attività, lanciata dal Distretto Lions 108 Ia3 (province di Savona, Imperia, Cuneo e Asti), organizzata in sede locale dal Lions Club Albissola Marina e Albisola Superiore ‘Alba Docilia’, rientra tra i progetti dei Lions club italiani nell’ambito delle iniziative sulle “nuove povertà”: è infatti volta alla raccolta di generi alimentari non deperibili a favore delle famiglie in difficoltà della comunità locale.

Il Lions Club “Alba Docilia” coglie anche questa occasione per ringraziare tutti coloro che consentono l’instaurarsi della pluriennale e proficua collaborazione tra le Direzioni dei Supermercati GULLIVER e MD Market, il LIONS Club Alba Docilia e la generosa e sensibile clientela dei due punti vendita: una sinergia dimostrazione di grande solidarietà verso le famiglie più bisognose, che coglie lo spirito di un’emergenza causa di una sempre più diffusa povertà, con cui anche molti nostri concittadini devono fare quotidianamente i conti.

 

NEGLI ANNI

Sabato 3 maggio 2014 – Presidente Nanni BASSO

RACCOLTI   288 Kg

In collaborazione con il Supermercato LD Market di Albissola Marina

Gli alimenti raccolti sono stati consegnati nella serata dello stesso giorno al responsabile della Caritas, don Adolfo Macchioli, parroco di Albissola Marina.

 

Venerdì 24 aprile 2015   Presidente Donatella CORDOVA

RACCOLTI   522 Kg

In collaborazione con il Supermercato LD Market e del Supermercato GULLIVER di Albissola Marina

Gli alimenti raccolti sono stati consegnati nella serata dello stesso giorno al responsabile della Caritas, don Adolfo Macchioli, parroco di Albissola Marina.

 

Venerdì 24 giugno 2016   Presidente Anna PISANI

RACCOLTI   409 Kg

Gli alimenti raccolti sono stati consegnati nella serata dello stesso giorno al responsabile della Caritas, don Adolfo Macchioli, parroco di Albissola Marina.

 

 

 

 

Sabato 3 giugno 2017 – Presidente Alessandro MERAVIGLIA

RACCOLTI   415

Gli alimenti raccolti sono stati consegnati nella serata dello stesso giorno, al responsabile dell’Associazione S. Vincenzo della Conferenza di Albisola Capo, che si occupa di preparare pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà del nostro territorio.

 

Sabato 16 giugno 2018 – Presidente Silvia SCOTTI

RACCOLTI   292 Kg

Gli alimenti raccolti sono stati consegnati nella serata dello stesso giorno, al responsabile dell’Associazione S. Vincenzo della Conferenza di Albisola Capo, che si occupa di preparare pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà del nostro territorio.

 

Sabato 27 giugno 2019 – Presidente Raffaella COSTAMAGNA

RACCOLTI   506 Kg

Gli alimenti raccolti sono stati consegnati nella serata dello stesso giorno, al responsabile dell’Associazione S. Vincenzo della Conferenza di Albisola Capo, che si occupa di preparare pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà del nostro territorio.

 

Autore: Silvia Scotti

Webmaster: Mario Mazzini

 

MORBO di USHER

MORBO di USHER

 

ANNO SOCIALE         2017 – 2018

PRESIDENTE             Silvia SCOTTI

AMBITO                   SALUTE serata di approfondimento e di raccolta fondi a favore della ricerca per questa malattia rara di carattere genetico, che porta a sordità e cecità progressive

SOCI OPERATIVI      Enrico ZANOBINI – Nanni BASSO – Silvia SCOTTI

 

La serata di mercoledì 23 maggio 2018 è stata una delle più interessanti e soprattutto coinvolgenti dell’anno lionistico: ospite d’onore è Alessandro testimonial di Rare Partners (RP): una società no profit fondata nel 2010 da un gruppo di manager esperti nel settore dello sviluppo farmaceutico e biotecnologico. Da circa 4 anni RP è impegnata attivamente anche nel campo della sindrome di Usher e accanto ai canali tradizionali di comunicazione, è particolarmente presente nel mondo dello sport, dove gli stessi malati di Usher trovano un mezzo di interazione e di integrazione straordinario.

Alessandro ha saputo rendere partecipi tutti i presenti con semplicità e naturalezza indescrivibili  nel raccontare la sua avventura di vita: da quando si è reso conto di cosa significasse essere un soggetto affetto dal morbo, agli ostacoli che ha dovuto affrontare e alle sfide future che lo attendono.

 

COMUNICATO RP

 

La sindrome di Usher è una malattia rara che colpisce sia l’udito che la vista. In particolare si manifesta con una ipoacusia bilaterale associata a retinite pigmentosa, vale a dire una degenerazione progressiva della retina.

Prende il nome dall’oftalmologo scozzese Charles Usher che per primo nel 1914 descrisse la patologia in una pubblicazione scientifica, riprendendo le osservazioni fatte a metà dell’800 da Albrecht von Gräfe, famoso pioniere della oftalmologia moderna.

Si tratta di una malattia congenita, classificata come autosomica recessiva, il che vuol dire che entrambi i genitori devono essere portatori di una mutazione genetica perché la sindrome si manifesti, con una probabilità del 25% che questo accada per ogni figlio nato dalla coppia.

La sindrome di Usher è classificata come rara perché colpisce mediamente una persona su 20.000, vale a dire circa 1.500 persone in Italia e almeno 10-15.000 in Europa, rappresentando la causa più comune di cecità associata a sordità con esordio nell’infanzia. In realtà i pazienti classificati come affetti da sindrome di Usher nel nostro Paese sono in numero molto inferiore, soprattutto per carenza di una diagnosi tempestiva e per scarsità di centri specializzati e dotati di una conoscenza diretta della patologia.

Esistono diverse forme di Usher, con gravità e decorso variabili. Le più comuni nel nostro paese sono la Usher tipo I e la Usher tipo II. La prima è la forma più grave, si manifesta alla nascita con una sordità profonda associata a problemi di equilibrio e la degenerazione retinica si manifesta nella prima decade di vita. La forma di tipo II è più frequente ed ha un quadro clinico meno severo. La perdita uditiva alla nascita in questo caso è classificata da moderata a grave e normalmente rimane stazionaria, mentre la degenerazione retinica inizia dopo l’adolescenza. Nei casi più gravi di sindrome di Usher si può arrivare alla cecità a partire dalla quarta decade di vita.

Purtroppo non esistono al momento interventi terapeutici in grado di risolvere o perlomeno rallentare il decorso della malattia, la cui progressione inesorabile costituisce un elemento drammatico non solo per il soggetto colpito, ma anche per i familiari che devono convivere con la spada di Damocle rappresentata dalla prospettiva di arrivare alla completa sordocecità, di solito non prima della quarta o quinta decade di vita.

Sul fronte uditivo in realtà negli ultimi vent’anni c’è stato uno sviluppo positivo, in quanto sono stati perfezionati gli impianti cocleari, monolaterali e bilaterali, che sono ad oggi largamente usati per i pazienti con sordità profonda. Per le sordità intermedie funziona efficacemente l’utilizzo dell’apparecchio acustico, che permette di sentire e sviluppare il linguaggio. Sia gli impianti cocleari che le protesi acustiche sono tanto più efficaci quanto più precocemente impiantate. Grazie a questi dispositivi tecnologici e ad uno sforzo congiunto di logopedisti, psicologi e specialisti di sviluppo psicomotorio è possibile anche per i pazienti Usher arrivare ad un utilizzo più che buono del linguaggio.

Più difficile risulta contrastare la graduale perdita della vista, causata come abbiamo detto da una forma di retinite pigmentosa, cioè una degenerazione delle cellule della retina. Di solito vengono colpiti per primi i bastoncelli, fotorecettori periferici della retina, e questo comporta una precoce cecità notturna (emeralopia) e una graduale perdita della visione periferica. Quando anche i coni, fotorecettori centrali, perdono funzionalità si osserva una progressiva perdita di acuità visiva, con un impatto drammatico sulla qualità della vita e sul grado di indipendenza del paziente Usher.

Sono in corso nel mondo diverse ricerche miranti a contrastare la degenerazione dei fotorecettori, anche perché quella presente nella sindrome di Usher è soltanto una delle numerose varianti di retinite pigmentosa, che nel suo insieme colpisce circa 1,5 milioni di persone nel mondo.

A livello preclinico sono stati sviluppati modelli animali che mimano la condizione umana di Usher e su cui è possibile sperimentare trattamenti farmacologici che possano ritardare il decorso della malattia, attraverso la protezione della funzionalità dei fotorecettori. Sono anche in fase di studio diversi approcci di terapia genica, che si prefiggono lo scopo di sostituire il gene mancante o difettoso, attraverso l’utilizzo di vettori virali di diversa natura.

Naturalmente, laddove si arrivasse alla cecità totale, esiste oggi la possibilità di ricorrere all’impianto di retine artificiali, basate sull’utilizzo di microchip che vengono impiantati sotto la retina e che sono in grado di trasformare l’impulso luminoso in stimolo elettrico. Esistono al momento due dispositivi avanzati, sviluppati uno in USA ed uno in Germania, che sono già stati impiantati su pazienti, in occasione di interventi eseguiti anche nel nostro paese.

Rare Partners (RP) è una società non profit fondata nel 2010 da un gruppo di manager esperti nel settore dello sviluppo farmaceutico e biotecnologico. Da circa 4 anni RP è impegnata attivamente anche nel campo della sindrome di Usher dove sostiene diverse ricerche attualmente in corso e contribuisce alla diffusione della conoscenza sulla malattia. Accanto ai canali tradizionali di comunicazione, RP è particolarmente presente nel mondo dello sport, dove oltre ad incontrare un supporto entusiasta da parte degli appassionati sportivi, è testimone di un coinvolgimento degli stessi malati di Usher che trovano nella attività sportiva un mezzo di interazione e di integrazione straordinario.

 

Autore: Silvia Scotti

Webmaster: Mario Mazzini

 

Prevenzione Ambliopia

PREVENZIONE AMBLIOPIA

ANNO SOCIALE         2017 -2018

PRESIDENTE             Silvia SCOTTI            

AMBITO  Salute: organizzare ed effettuare uno screening della vista rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia per la prevenzione dell’ambliopia, ovvero della sindrome dell’occhio pigro

Questo service rientra nel campo medico ed ha lo scopo di rilevare, nei primi anni della scuola dell’infanzia, la presenza nei bambini della sindrome dell’occhio pigro, tecnicamente AMBLIOPIA.

Questa disfunzione non è visibile al suo insorgere, ma, come sempre, se individuata precocemente, con una visita assolutamente innocua, condotta da personale esperto e qualificato come se fosse un gioco, permette la completa guarigione.

 

NEGLI ANNI

ANNO SOCIALE         2017 -2018       

PRESIDENTE             Silvia SCOTTI

SOCI OPERATIVI      Franca Minetti – Raffaella Costamagna – Anna Geralli – Danila Spirito – Silvia Scotti

Si è avviato lo screening della vista per i bambini di tre/quattro anni nelle classi della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “Albisole”: una presso la scuola dell’Infanzia di Albissola Marina e due nel plesso di Albisola Superiore. Condotte dalla professionale e simpaticissima ortottista Franca Mignacco, con grande divertimento dei bambini e ancor maggiore soddisfazione da parte dei genitori, sono state effettuate tre giornate di visita, per un totale di 40 bambini esaminati. L’esito ha messo in evidenza che alcuni bimbi erano affetti da tale disturbo ancora sconosciuto ai genitori.

ANNO SOCIALE         2018-2019

PRESIDENTE             Raffaella COSTAMAGNA

SOCI OPERATIVI      Franca Minetti – Anna Geralli – Danila Spirito – Raffaella Costamagna

Il service in questo anno sociale, divenuto Service Nazionale,  si è rinnovato ed ampliato: oltre alle classi della scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo “Albisole” sono state effettuate le visite dei bambini presso l’Asilo ,,,,,sempre su i bimbi di 3/4 anni. La Socia Minetti, con la dott.ssa Grillo (oculista) e con la dott.ssa Mignacco (ortottista) hanno curato l’organizzazione delle visite e la loro realizzazione. I Bambini sottoposti ai controlli sono strati oltre 100 e quelli risultati positivi sono il 15-16%

 

Autore: Silvia Scotti

Web Master: Mario Mazzini

SERVICE Progetto Elatan 2018

Il Comune di Albisola Superiore con la collaborazione del Lions Club Albissola Marina e Albisola Superiore “Alba Docilia”, ha concluso la prima edizione del progetto Elatan: raccolti 2.200 euro

“Un grande risultato per Albisola che ha visto la ceramica diventare un veicolo culturale che ha permesso di unire l’arte alla solidarietà”

26 Marzo 2018 

Albisola Superiore. Sabato 24 marzo alle 21 presso il Golf Club Albisola si è conclusa la prima edizione del progetto “Elatan. l’Albero capovolto di un mondo al contrario per artisti sott’insù”.

L’iniziativa avviata dall’amministrazione comunale di Albisola Superiore, sotto l’egida dell’assessorato al turismo, a ridosso del periodo natalizio è stata motivata dalla volontà di poter dare vita e sostegno ad un’idea nata da giovani artisti ceramisti che hanno deciso di dare vita ad un progetto innovativo. L’artista Gabriele Resmini, alias Mr Corto Clasti di Officina 900, già ceramista e associato dell’Associazione Ceramisti di Albisola Superiore, ha pensato un’opera d’arte contemporanea per la città di Albisola Superiore che mettesse la Ceramica al centro, portatrice di molti significati ed ispirata in chiave innovativa e rivoluzionaria alla festa del Natale: “Elatan – l’Albero capovolto di un mondo al contrario per artisti sott’insù”.

Elatan
Albero Capovolto

Il Lions Club Albissola Marina e Albisola Superiore “Alba Docilia” ha da subito sposato il progetto per la sua concezione ecologica concettuale che presupponeva l’obiettivo di non sacrificare un vero albero per addobbarlo per il Natale ma che, con un’idea nuova, rappresentasse ugualmente l’icona natalizia e potesse venire riutilizzato ogni anno. Tale finalità si è dimostrata pienamente coerente con l’indirizzo della presidenza annuale del club, Silvia Scotti, motivo per il quale ha schierato in prima linea lo stesso come partner di riferimento (insieme alla Scuola di Ceramica Comunale, l’Associazione Ceramisti di Albisola, il Golf Club Albisola, Coop. ARCIMedia e del progetto Sprar).

La serata del 24 marzo è stato l’atto conclusivo che ha seguito il grande risultato della partecipatissima asta di beneficenza delle piastrelle ceramiche d’artista del 3 febbraio durante la quale erano state vendute più di due terzi delle opere che componevano Elatan e che ha visto così giungere al termine la prima edizione e il relativo service Lions con un finale di significativo rilievo e con un “imprevisto colpo di scena”: gli assessorati al turismo e ai servizi sociali del Comune di Albisola Superiore in accordo con il Lions Club Albissola Marina e Albisola Superiore “Alba Docilia” hanno deciso di destinare il ricavato dell’asta ad una realtà del territorio impegnata nel sociale e così hanno individuato nell’Associazione San Vincenzo De Paoli, impegnata da più di 30 anni nel sostegno e nell’aiuto delle famiglie albisolesi in difficoltà, il soggetto ideale a cui regalare l’importo raccolto.

Durante la serata è stato così consegnato ai presidenti della San Vincenzo della parrocchia di San Nicolò, Angelo Vezzolla, e di quella di Stella Maris, Nazario Bubici, da parte della presidente Lions, Silvia Scotti e dall’assessore al turismo, Luca Ottonello l’assegno di 2200 euro.

A seguire la consegna ufficiale il presidente del Golf Club Albisola, Francesco “Frankie” Serra è intervenuto annunciando l’acquisto da parte della sua società sportiva di tutte le piastrelle d’artista di Elatan rimanenti per una somma pari a 700 euro da andarsi a sommare all’importo già consegnato alla San Vincenzo.

“Un grande risultato per Albisola che ha visto la ceramica diventare un veicolo culturale che ha permesso di unire l’arte alla solidarietà con lo sforzo e l’impegno di moltissime persone che hanno creduto in un progetto innovativo ma che ha convinto e conquistato tutti sin dal suo primo vagito”, dicono dal Comune.

 

Webmaster Mario  Mazzini

Meeting con Prof. Renzo Mantero “La Gran Madre dalle tre mani

MEETING CON RENZO MANTERO

ANNO SOCIALE    2010 – 2011

PRESIDENTE        Anna Geralli Mazzini

ARGOMENTO Il Prof. Renzo Mantero presenta il suo libro “La Gran Madre dalle tre mani

La Presidente presenta il Prof. Mantero: “Buonasera a tutti, sono lieta di dare il benvenuto al  Prof. Renzo Mantero che ringrazio sentitamente  per aver accolto in nostro invito e questa sera è qui con noi per parlarci del  suo nuovo libro intitolato “la Gran madre delle tre mani” . Chi è il Prof. Mantero? E’ un personaggio talmente noto sul territorio  che non ci sarebbe bisogno di presentazioni particolari ma comunque ritengo doveroso dare lettura di un sintetico curriculum che ci farà conoscere meglio questo nostro ospite che ha saputo coniugare attività scientifica e attività culturale 

Renzo Mantero, laureato in medicina e chirurgia all’Università di Genova, Specialista in Chirurgia Generale, in Ortopedia e Traumatologia presso la stessa Università.

Nel 1964 ha conseguito la Libera Docenza in Semeiotica Chirurgica all’Università di Pavia presso la quale tiene il “Corso libero di Chirurgia della Mano”.

dal 1970 al 1994. Primario della Divisione di Chirurgia generale con Sezione di Chirurgia della Mano, della quale è stato il fondatore, presso l’Ospedale San Paolo di Savona

Dal 1995 al novembre del 1999 ha diretto a Savona il Centro Regionale di Chirurgia della Mano.

Dall’anno successivo è stato nominato Primario Emerito della stessa Divisione, confermato nell’incarico di Direttore Scientifico del Centro Regionale di Chirurgia della Mano dell’Ospedale fino ad oggi.

Membro della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, della Società Italiana di Chirurgia dagli anni ’60, della Società di Chirurgia Plastica e della Società Italiana di Oncologia; è altresì membro delle maggiori Società di Chirurgia e Ortopedia italiane e straniere.

Fellow of International College of surgeons e Membre de la Societé Internationale de Chirurgie.

Direttore dal 1979 della Rivista Italiana di Chirurgia della Mano e dell’Arto Superiore, organo ufficiale della Società Italiana di Chirurgia della Mano. Nel 2004 ne è stato nominato Presidente Onorario.

 Direttore della Rivista Manovre, da lui fondata, edita dalla Fondazione Savonese per gli Studi sulla Mano, sulla quale sono comparsi i suoi Studi di Antropologia e Cultura della mano.

Tra i suoi studi ricerche sugli Aspetti medici nella Divina Commedia e nella Peste manzoniana, sulla Simbologia della mano nella cultura cristiana e demoniaca, sulle mani nell’opera di Verga (Mastro don Gesualdo), di Pablo Neruda e di Pirandello.

Ricerche musicali con studi sulle Mani di Niccolò Paganini, Robert Schumann, Friedrich Chopin, Franz Liszt e Sergey Rachmaninov e sul Virtuosismo musicale.

Studi particolari sulla Gestualità nel Cenacolo di Leonardo, sui disegni e affreschi dei Tiepolo e sulle Mani delle pitture murali in grotte scavate nella roccia ad Ajanta da monaci buddisti circa 7 secoli A.C., sulla “Lezione di anatomia di Rembrandt” e sulle “Mani nell’opera di Dürer”.

Dal 1981 dirige a Savona, ogni anno, il Corso propedeutico di Chirurgia e Riabilitazione della Mano, patrocinato dalla Società Italiana di Chirurgia della Mano, giunto nel 2009 alla sua 28a edizione.

Autore di oltre 200 pubblicazioni di carattere scientifico

– Il Prof.  ha diretto molti corsi presso l’Università della Terza Età in Savona dal 2006 dove ha trattato argomenti relativi all’immagine della medicina nell’arte pittorica, musicale, e nella scultura

– a cura di Renzo Mantero Da Sabato, 9 Ottobre 2010 è aperta una preziosa e particolare mostra di icone dal XVII al XX secolo, che rimarrà aperta fino al 21 novembre 2010.

La mostra si intitola “La Gran Madre delle Tre Mani”, e riguarda una serie di specifiche icone che il Prof. Mantero ha collezionato e raccolto in questi anni. L’esposizione, allestita con cura dagli uffici della Pinacoteca Civica è nata nell’ambito del Convegno di Chirurgia della Mano, prestigioso appuntamento voluto dallo stesso Mantero e dal Prof. Igor Rossello

 Adesso passo la  parola al il Prof. Mantero che come ho detto all’inizio ci parlerà del suo libro “la Gran Madre delle tre mani” che è una raffigurazione sacra dipinta su tavola, prodotta nell’ambito della cultura bizantina e slava che si chiama icona che altro non è che l’espressione grafica del messaggio  cristiano  affermato nel Vangelo attraverso le parole e estrinsecato dalla teologia. Per questo motivo in tutte le lingue slave le icone non si dipingono, ma si “scrivono”. Secondo il teologo Eudochimos, le icone non appartengono all’arte religiosa ma all’arte teologica.

” L’icona (dal greco eikon, immagine) è la forma più semplice ed immediata del segno della presenza di Dio, la fede convertita nelle presenze divine “incarnate” in forme e colori: Cristo, la Vergine, i Santi.
La prima icona fu chiamata Acheropita (acheiropoietos, dal gr. a priv., cheir, mano, poieo, fare, ” non dipinta da mano umana”) poiché l’ origine la vuole non riferibile ad un artista, ma divina, rivelata, come i testi dei Vangeli,

La tradizione attribuisce a San Luca, di professione medico, siro convertito al cristianesimo, autore del terzo Vangelo, scritto verso il 70, e degli “Atti degli Apostoli”, le prime icone che rappresentano la Vergine con in braccio il Bambino.
Moltissime nel tempo le icone dedicate alla Vergine: la Madonna della protezione, della tenerezza, delle carezze, della passione, delle grotte, del gioco, che allatta, che indica la via, fonte di vita, roveto ardente, gioia inattesa, gioia di tutti gli afflitti, giardino chiuso, della supplica, del rifugio, che istruisce, gioia immarcescibile, grande umiltà, orante, in trono, delle tre mani, etc.
Particolare è, appunto, quest’ultima, l’immagine della “Vergine delle tre mani” (Tricherusa), con le mani che escono dal manto, oppure la terza mano in oro o argento appesa al collo con una catena.
Primo ex voto nella storia della pietà cristiana, nacque nell’VIII secolo in Siria, durante la lotta in difesa delle icone, ed è collegata alla vicenda del siriano Giovanni Damasceno, arabo cristiano, considerato il maggior teologo del tempo, ardente difensore del culto delle immagini.

 Secondo l’agiografia, l’imperatore Leone III Isaurico, per contrastare la sua lotta in difesa del culto delle immagini, gli istigò contro il califfo di Damasco, facendogli pervenire una lettera falsificata, nella quale Giovanni Damasceno incitava l’imperatore a conquistare la Siria; allora il califfo gli fece tagliare la mano destra.
Giovanni Damasceno trascorse tutta la notte in preghiera e promise a Dio che, se la mano gli fosse stata restituita, avrebbe continuato a lottare in difesa delle icone; in sogno gli apparve la Vergine che lo rassicurò, dicendogli: La tua mano è guarita, compi quanto hai promesso.
Al risveglio, miracolosamente di nuovo integro, compose l’inno “In te si rallegra” e, in segno di riconoscenza, fece aggiungere una mano votiva nella parte inferiore dell’icona: sarebbe, appunto, questa, il prototipo delle icone dette “La Vergine delle tre mani”, che onora la memoria di questo Santo. Fondata su un ricordo storico, la terza mano, che evoca la mano votiva fatta aggiungere da Giovanni Damasceno, riceve, dunque, un’interpretazione allegorica: è la mano soccorritrice della Madre di Dio, che sempre aiuta il fedele, così come miracolosamente aiutò il suppliziato.”

Webmaster Mario Mazzini

 

Restauro L’Angelo Custode 2001-2004

Lions Club

Albissola Marina e Albisola Superiore

“Alba Docilia”

 

OGGETTO:

Albissola Marina  S. Parrocchia Nostra Signora della Concordia 

“L’Angelo Custode e i Santi Nicola da Bari e Francesco da Paola”

Olio Su tela Anonimo. sec. XVII
Dim : cm. 173 x 290

Data: Gennaio 2002 – Ottobre 2002

Intervento eseguito a: Centro Artigianale Restauri
Operatore: Stefano Vero

Direzione Lavori: Dott. Massimo  Bartoletti

Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico de la Liguria.

A cura di
Tullio Mazzotti

Luisa Mezzano

Testi di

Davide Sedendo
Sergio Gaggero ,
Massimiliano Caldera

Ringraziamenti a

Soprintendenza per il Patrimonio Storico. Artistico della Liguria – Or.
Massimo Bartoletti

Erminia Ferrando Gaggero per la preziosa collaborazione

Dr. Giuseppe Ricotta e Sig.ra Maria Laura per Illuminazione del dipinto

 

Presidenti Lions che hanno seguito il Service


2001/2002 Carla Becce

2002/2003 Pierluigi Debenedetti

2003/2004 Tullio Mazzotti

 

Il motto dei Lions è We Serve.

Quello lo scopo della nostra associazione! servire la comunità e il paese in cui viviamo affiancandoci. senza mal sovrapporci. alle istituzioni.

Il nostro Lions Club Alba Docilia si prodiga infatti nella realizzazione di service particolarmente indirizzati al territorio di entrambe le Albisole, nonché di Stella e Sassello.

Così nell’anno della mia presidenza (2001/2002) abbiamo ritenuto di intervenire per salvare questo importante dipinto del Seicento ritrovato nella Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora Della Concordia, che correva il concreto rischio di andare perduto.

La tela raffigura l’Angelo Custode è una importante testimonianza delle nostra storia.

I lavori di restauro e le ricerche storiografiche hanno preteso molto tempo in relazione alla loro complessità, cosicché la presentazione dell’opera restaurata, corredata dalla sostanziale documentazione avviene oggi 24 gennaio 2004 nell’Oratorio di San Giuseppe in Albissola Marina.

La piccola pubblicazione. che correda il nostro service. vuole documentare le ricerche effettuate in merito al dipinto. il suo valore storico e artistico, i metodi di restauro adottati, ma bel contempo vuole anche essere un attestato del nostro amore verso le Albisola e la sua comunità civile e religiosa che correva il concreta rischio di andare perduto.

Carla Becce

Comitato service restauro
Sergio Gaggero

Luisa Mezzano

Restauro

Centro Artigianale Restauri

Via Repetto 18~ Albissola Mariana Sv

Pubblicazione

Marco Sabatelli Editore
Via Servettaz 39. Savona

A cura di.
Tulllo Mazzotti

Luisa Mezzano

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