“E Madunnette”

E Madunnette
(service decennale 1998 / 2007)

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Lions Club Albissola Marina e Albisola Superire – Alba Docilia

Con questo caratteristico termine dialettale il club ha voluto battezzare il service che, ogni anno, incentra su di se’ l’attività dei soci.
Lo scopo del service è quello di riuscire a far rivivere le antiche nicchie, presenti in molte abitazioni cittadine che il passare del tempo, l’incuria o gli atti di vandalismo hanno reso desolatamente vuote.
Per raggiungere questo obiettivo, ogni anno, viene affidata a due noti artisti albisolesi la creazione di altrettante opere rappresentanti l’effigie della Madonna, appositamente realizzate per essere collocate in due nicchie scelte dagli artisti stessi, tra quelle vuote disponibili. Tali nicchie, se necessario, vengono preventivamente restaurate grazie alla fattiva collaborazione dei due comuni limitrofi, patrocinatori dell’iniziativa, e la posa in opera delle statuine è completata con l’installazione di vetri antisfondamento, quale protezione da possibili atti vandalici.
Al termine del lavoro, le nicchie, rinnovate nell’aspetto ed arricchite nel contenuto, ritornano a essere “abitate” e riacquistano quell’antica funzione che la devozione popolare ha sempre loro attribuito.
In questo modo si viene anche a ricostruire un percorso nel contempo religioso ed artistico, pienamente conforme a quello spirito di fede e a quella tradizione ceramica che sempre ha caratterizzato gli abitanti dei due paesi.

Claudio Mandaglio.

Alfredo Sosabravo

ANNO 2007

Una sera di primavera del 1997 alcuni soci del Lions Club Savona Host e del Lions Club Savona Torretta avevano riunito le loro forze con l’unico intento di “sponsorizzare” la nascita di un nuovo club per Albisola e avevano convocato alcuni di noi: la storia del Lions Club Alba Docilia è iniziata così.
Oggi dopo dieci anni ripenso ancora alla causalità di quel giorno con simpatia: nessuno di noi avrebbe mai immaginato di diventare patner di una lunga storia di amicizia e di profonda stima che tuttora ci lega nella condivisione delle iniziative di volontariato che la alimentano.
In dieci anni di vita associativa comune, molte esperienze ci hanno unito, altre hanno focalizzato la diversità del carattere di ciascun socio e delle esperienze lavorative individuali; molte costruttive discussioni hanno animato le nostre riunioni e le numerose attività socio-culturali che abbiamo realizzato. Ma tra i molti services intrapresi – il Musicando, il Poster per la Pace, l’arredo ceramico di Parco Puccio …- certamente l’impegno più significativo è stato quello delle Madonnette. Ogni anno sono state scelte due nicchie rimaste vuote, una per Albissola Marina e una per Albisola Superiore, ed è stato affidato a due noti artisti l’incarico di inserirvi due nuove statuette in ceramica della Madonna.
L’iniziativa è stata presentata per la prima volta domenica 31 maggio 1998 nell’oratorio di San Giuseppe di Albissola Marina, dove era pure allestita una mostra nella quale, oltre alle prime due madonnette in ceramica, era esposta una ricca documentazione fotografica delle nicchie vuote, accanto ai rilievi delle facciate che le contenevano.
L’operazione si è ripetuta per dieci anni, fino a quando tutte le nicchie sono state riempite. Al termine dell’impresa si è voluto pubblicare questo catalogo-guida per esibire un nuovo e originale itinerario di notevole valore, non solo artistico, ma anche necessario per comprendere come il Lions Club Alba Docilia abbia voluto, con la realizzazione di questo service, coniugare i concetti di arte e tradizione religiosa.
Infatti siamo abituati a sentir parlare di edifici monumentali e di opere d’arte che costituiscono una grande attrattiva artistica. Ma non esistono solo i singoli monumenti e le opere d’arte: anche i centri storici vanno tutelati e valorizzati, perché essi costituiscono un unico monumento; essi vanno considerati come un grande episodio monumentale, caratterizzato da vari aspetti, tra i quali si inserisce quella religiosità diffusa, alimentata dalle Madonnette che adornano tanti angoli dei nostri paesi.
Ecco che, quindi, è nata l’intenzione di avviare un progetto di recupero dei nostri centri storici, che non è stato attuato con interventi edilizi di risanamento conservativo degli edifici, ma si è peculiarmente concretizzato in un’attività di ricerca degli angoli delle vie più dimenticate e di ricollocazione delle statuine mariane che l’incuria del tempo aveva eliminato. Un progetto globale e definitivo che consente al visitatore di seguire un percorso chiaro e piacevole, che valorizza al massimo le opere esposte ma consente al tempo stesso di “comprendere” le atmosfere dei due centri storici e l’arte della ceramica, in costante trasfromazione.
Questo catalogo vuol essere, quindi, un “percorso” da seguire per abbracciare le due Albisole e far meglio conoscere ed amare i nostri paesi.

Il Presidente
Viviana Pedrazzini

Sergio Dangelo

Marco Silombria

ANNO 2006

Puntualmente, come ormai da nove anni a questa parte, il Lions Club “Alba Docilia” rinnova il suo appuntamento con il service “E Madunnette”, iniziato nel 1997. Questo significa che è stata data nuova vita a diciotto nicchie, lasciate vuote dal tempo e dall’incuria, collocando in ciascuna di esse una delle diciotto Madonnette eseguite in questi anni da artisti differenti.
Gli autori hanno dato una loro originale interpretazione alle icone della Madonna: vi hanno trasferito una parte della loro anima, conferendo ad ogni opera una particolare visione della religiosità e raffigurando in modo sempre diverso la Divina Protettrice. Le statue, infatti, rappresentano il punto di incontro tra la tradizione religiosa, la storia della ceramica e la creatività dell’artista.
Forse il fatto che hanno assorbito la “religiosità” dell’autore, o perché sono nate con lo scopo di essere esposte, o, ancora, perché sanno di essere belle come opere d’arte ma soprattutto per ciò che esse rappresentano, dalle loro nicchie seminascoste nei carruggi o nelle piccole piazze, pare che le immagini della Santissima Madre dicano: “Veneratemi: sono qui, vi guardo e vi proteggo”.
A conclusione del service, il prossimo anno, sarà realizzata una pubblicazione che presenterà le nicchie che ospitano le statuette della Madonna. Accanto alle informazioni riguardanti le varie opere saranno presenti altre indicazioni, quali le biografie degli artisti, e il testo sarà corredato da un ricco apparato iconografico. In questo modo il Club ha voluto realizzare uno strumento che rappresentasse, ad un tempo, un percorso artistico, culturale e religioso per le vie delle Albissole.
L’impegno che ha contraddistinto il Lions Club “Alba Docilia” nel portare avanti questo service, rinnovando la tradizione mariana degli albissolesi attraverso la terra lavorata che ha dato lustro, valore ed importanza mondiale alle botteghe artigiane della ceramica ed ai suoi artisti, quest’anno si concretizza con le realizzazioni dei maestri di chiara fama Sergio Dangelo e Marco Silombria.
Colgo l’occasione di questo nostro incontro per ringraziare, a nome del Club, i due artisti e tutti gli altri che li hanno preceduti nel corso di questi anni: essi hanno contribuito, con le loro opere, a far rivivere una preziosa parte di memoria artistica delle nostre cittadine, a rinvigorire lo spirito religioso di chi osserva le nicchie e ad evidenziare il legame che esiste tra i Lions e il territorio che li ospita.

Il Presidente
Antonio Saettone

Ugo La Pietra

Domenico Poloniato

ANNO 2005

L’ottava edizione dell’annuale appuntamento con il service “E Madunnette” vede due nuove interpretazioni iconografiche della Beata Vergine. Il service è tradizionalmente presentato nella stagione primaverile perché, con l’arrivo delle giornate tiepide e soleggiate, vuole essere un invito a percorrere le vie cittadine e soprattutto ad osservare le nicchie sulle facciate delle abitazioni. La Madonna, regina di questi piccoli e discreti incavi, ammicca benevolmente ai passanti e li accompagna attraverso lo snodarsi dei vicoli delle due simpatiche cittadine albisolesi. Al passante anche distratto non rimane inosservata la Sua presenza costante che ha molteplici significati: Ella costituisce, anche storicamente, un punto fermo nella fede della gente delle Albisole, quale sicuro rifugio nelle avversità e nel dolore; rappresenta l’intermediario più vicino all’umana comprensione con l’Onnipotente Figlio Suo; simboleggia la fede, di antiche radici, che gli albisolesi ripongono in questa figura di madre e di protettrice insostituibile.

Il Lions Club “Alba Docilia” ha voluto rinnovare quest’antica tradizione, frutto di un diversificato complesso di fattori: di fede, di memoria e di costume. Tradizione proseguita proprio attraverso il materiale povero, ma caratteristico delle nostre zone, con il quale da sempre la gente di Albissola si esprime: la terra. Ogni anno due artisti di fama realizzano due statuette della Madonna che il Lions Club “Alba Docilia”colloca nelle nicchie vuote delle strade cittadine. L’intento è quello di contribuire al rinnovo dell’arredo urbano nei due paesi, ma soprattutto di far rivivere negli albisolesi l’antica tradizione: di spingerli ad occuparsi nuovamente, con attenzione, di quelle piccole incavature nei muri che il tempo, l’incuria o la distrazione hanno svuotato; oppure di arricchire le facciate delle costruzioni con piastrelle, sempre raffiguranti Colei che da secoli è custode delle angosce interiori e protettrice nelle avversità degli abitanti delle due cittadine marinare.

Il Presidente
Silvia Scotti

Dino Gambetta

Severino Morlin

ANNO 2004

È questa la settima edizione del nostro service “E Madunnette”, ovvero le Madonnine.
La finalità del nostro lavoro è semplice, ridare dignità alle nicchie delle Albisole che il tempo ha svuotato andando a ricollocare nuove statue della Madonna.
È questa una tradizione legata soprattutto all’apparizione della Madonna di Misericordia avvenuta al Santuario di Savona il 18 marzo 1536, un segno devozionale messo a protezione delle case e delle vie.
Ogni anno il nostro Club invita due artisti a realizzare ciascuno un omaggio alla Vergine, i loro lavori sono poi sistemati nelle facciate dei palazzi dei comuni di Albissola Marina e Albisola Superiore in segno di amicizia e di unione.
Le Albisole rientrano fra le 32 zone italiane della ceramica e quindi tale materiale, doverosamente, è stato scelto per l’esecuzione delle statuette e dei bassorilievi. Anche la scelta di commissionare il lavoro agli artisti e non agli artigiani non è casuale. È precisa, voluta. Indica quanto Albisola abbia significato nel campo dell’arte mondiale del Novecento, riafferma un rapporto ancora vivo e vitale fra la materia ceramica, le capacità tecniche degli artigiani e la creatività degli artisti.
Le Albisole hanno la maggiore densità d’arte del mondo; su 16.544 abitanti ci sono 14 gallerie d’arte e associazioni culturali (una ogni 1.182 persone), 7 Musei o Raccolte (uno ogni 2.664 abitanti), 28 fabbriche di ceramiche (una ogni 591 cittadini). È questo un legame inscindibile e nel contempo una grande risorsa culturale, turistica, professionale. Di cui a volte neppure si ha piena consapevolezza.
Per tutte questa ragioni abbiamo avviato questo nostro service e con la finalità di un pieno recupero dei nostri centri storici e delle nicchie abbandonate nell’incuria lo proseguiamo.
Accanto all’opera prima dei maestri che con noi sino ad oggi hanno collaborato vengono realizzate 25 copie (che poi nella sostanza sono a tutti gli effetti pezzi unici perché decorati manualmente, singolarmente dall’artista), tali multipli numerati e autenticati vengono proposti ai collezionisti e contribuiscono così a creare la dote economica necessaria perché al termine del nostro lavoro di Service ci siano le risorse per editare una pubblicazione di documentazione storica, una guida turistica a supporto appunto nelle nostre due Albisole.

Il Presidente
Tullio Mazzotti

Oscar Albrito

Roberto Bertagnin

ANNO 2003

C’è un momento nella vita di ciascuno, in cui ci si guarda allo specchio con occhi diversi.
Può essere un obiettivo raggiunto oppure un motivo triste, può spingerci una sferzata di speranza o bloccarci una disillusione.
In un caso o nell’altro, nella gioia o nel rammarico, noi ci “guardiamo dentro” con occhi critici ed in quello stesso momento ci piace rievocare le nostre origini, le nostre radici, o ne ricerchiamo la calda, avvolgente protezione.
È allora che ci rendiamo conto di quanto abbia influito sulle nostre scelte di vita la terra in cui siamo nati e vissuti, con le sue tradizioni e la sua storia.
Fa parte di questo la storia religiosa delle nostre città.
Trattandosi delle Albisole ciò equivale a parlare di ceramica del sacro, in un connubio di fede, religione ed arte dove la storia religiosa è vista dagli occhi ingenui ed estatici del popolo albisolese di un tempo, quello delle nicchie e delle edicole, che sembrano ammiccare allusivamente dai muri delle viuzze e dei carruggi.
A questo sguardo anonimo, a loro volta gli artisti prestano la propria “voce” se è vero che, come dicevano gli antichi Greci, la poesia è pittura parlante e l’arte è poesia muta.
Con il “service delle Madonnette” Il Lions delle Albisole ha voluto ridare una memoria alle sue città che si stava disperdendo nel tempo: essa testimonia, nelle edicole alla loro sesta edizione, una delle tappe del pensiero religioso delle nostre cittadine e dell’arte ceramica albisolese già famosa ed importante.
Ma la finalità di questo service è più ambiziosa.
Il pezzo artistico collocato nelle nicchie è duplicato in 25 copie esclusive ed assolutamente identiche all’originale.
Col ricavato della vendita di queste Madonnette si vuole finanziare la pubblicazione di un volume, che valga al tempo stesso come “certificato di garanzia” e documento che illustri tutti i lavori presentati in questi sei services ed in quelli che seguiranno fino a ridare vita a tutte le nicchie vuote, inquadrandoli storicamente e culturalmente, catalogandoli all’interno della produzione artistica di coloro che hanno generosamente contribuito alla realizzazione del progetto.
Un grazie di cuore a chi ci ha aiutato e ci aiuterà nella realizzazione di questa speranza.
A costoro desidero ancora ricordare come riflessione conclusiva, che, così facendo, essi non assecondano semplicemente un nostro desiderio o capriccio, ma contribuiscono ad assicurare attraverso la memoria storica, una continuità di vita, conquistando una piccola porzione di eternità.

Il Presidente
Pierluigi Debenedetti

Emanuele Luzzati

Ugo Nespolo

ANNO 2002

“Poserunt me custodem”
Come ricorda Silvio Riolfo Marengo nell’introduzione al testo “la Madonna di Savona” Ada Negri nel 1939, così intitolava una prosa, nella raccolta “Erba sul sagrato”, legata al suo ricordo di un soggiorno in Liguria. Era la scritta riportata sotto un affresco raffigurante la Madonna di Misericordia e il beato Botta.
In quell’epigrafe si intuisce il tratto che da sempre ha reso più confidente e vicina la Madonna della Misericordia: custode dell’esistenza, delle fatiche, ma anche delle speranza quotidiane.
La sua iconostasi, una volta diffusissima, si traduceva, nelle Albisole soprattutto in statuine in ceramica: “E Madunnette”.
Il nosro Service ha compiuto i cinque anni e ha rinverdito una tradizione artistica e culturale iniziata cinquecento anni fa e legata a un momento storico di riscatto morale e sociale, guidato non da sentimenti di rivalsa ma di riconciliazione e di comprensione: “misericordia e non giustizia”.
Sentimenti che si riscontrano nell’etica Lionistica , ulteriore motivo quindi di orgoglio per noi Lions nel portare avanti questo particolare Service.

Il presidente 2002
Carla Becce

Renata Minuto

Sandro Soravia

ANNO 2001

“Se”, parafrasando Calvino, “una notte d’inverno un viaggiatore” passasse tra certe strade di Albisola: se, meglio ancora, si passasse in queste sere di tarda primavera, quando più lento scende il buio e l’iltima luce sfuma e addolcisce i colori, nelle nicchie di certi palazzi e portali vedrebbe luccicare, attraverso le trasparenze delle ceramica, il sorriso di una Madonna.
Se, questo ipotetico viaggiatore, passasse dopo il 26 Maggio cedrebbe due nicchie, sino ad allora vuote, ospitare due nuove Madonne: quella di Renata Minuto (prima artista donna che ha partecipato all’iniziativa del Club) e quella di Sandro Soravia e capirebbe che, ancora una volta, il Lions Club delle Albisole ha onorato l’impegno che, ormai da quattro anni, ha con la città, per ricollocare le statue “E Madunnette”, appunto nelle nicchie che un tempo occupavano per benedire e proteggere le fatiche e le gioie della gente.
E’ questo un Service richiesto dai regolamenti del Club ma, per come si propone, diventa un modo per collegare il Lions sia alla tradizionale tradizione mariana dei Liguri, sia alla tradizionale cultura della ceramica che da secoli connota questo territorio.
Passato religioso e culturale, presente e prospettiva sul futuro si fondono in questa iniziativa che, dunque, oltrepassa, come si diceva, la dimensione “ufficiale” del Service e, attraverso lo sguardo di queste Madonne, risalda costantemente il legame del Lions con la loro città.
Così, anno dopo anno, per sempre, grazie a l’opera di questi artisti
“… dagli azzurri marini del suo trono
la Madonna sorride
quasi giovane mamma innamorata
dei suoi bambini” (A.Barile)
e, dal suo lontano spazio di luce, certamente, vedendola, anche Angelo Barile sorriderà alla sua Albisola, alla sua gente, alle sue Madunnette e, perchè no, anche a noi Lions. siamo arrivati alla terza edizione.

Il presidente 2001
Rosalba Romano

Aurelio Caminati

Gianni Celano Giannici

ANNO 2000

Siamo arrivati alla terza edizione del nostro Service “E Madunnette” e i nostri Centri Storici iniziano a testimoniare il recupero di una tradizione tipica della nostra storia e della nostra cultura.
Lo scopo del Club era ed è quello di far rivivere i valori della cultura e tradizione popolare albissolese, questo è stato recepito a pieno dagli artisti che in questi anni hanno realizzato le opere per riempire le nicchie vuote, ma anche gli albissolesi stanno rispondendo con grande sensibilità.
Infatti, quest’anno è stata ricollocata, con l’aiuto del Lions Club di Albisola, una Madonnina dopo il restauro curato dalla Signora Vida Mlac Forzano e dal Signor Angelo Caviglia, in una casa che sovrasta via Gentile, di fronte all’antica villa.
Il suo compito non è più quello di custodire le vigne di proprietà della Villa Gentile, ma ugualmente alza la mano in un gesto di saluto, quasi di benedizione, per chi si trova casualmente a passare sotto di Lei.
La Madonnina del ‘700 in terracotta non ha trovato l’originaria collocazione perchè la casa che l’accoglieva (antica foresteria) è stata demolita nel 1961 per costruire la strada di accesso al terreno sovrastante.
La sensibilità nell’aderire all’iniziativa del Club, tesa a salvaguardare le madonnine antiche ed a riempire le nicchie vuote con opere di artisti contemporanei, testimonia come possano assumere un pregevole significato la tutela e il restauro di quei piccoli “monumenti” che scandiscono i nostri percorsi quotidiani.
L’Antica Madonnina è il tangibile ricordo di una Albisola che non c’è più, ma che il Lions Club vuole ricostruire, anche se in chiave contemporanea, perchè gli albissolesi possano assaporare nuovamente i valori di un passato recente che non bisogna dimenticare.

Il presidente 2000
Sergio Gaggero

Franco Bratta

Mario Rossello

ANNO 1999

Il Lions Club Alba Docilia delle Albisole, proseguendo nell’intento
di far rivivere le antiche tradizioni storico culturali, presenta anche quest’anno il service “E Madunnette”, proponendo le opere ceramiche di due noti artisti, Mario Rossello e Franco Bratta.
Ancora una volta questa iniziativa lega idealmente i due comuni, impegnandosi a proporre un arredo urbano discreto ma significativo e, soprattutto, rappresentativo di quella attività artigiana e artistica che per tanti decenni ha costituito un faro di riferimento.
Nel 1970 Angelo Barile scriveva <<..Accanto ai grandi centri industriali di Savona e Vado, Albisola ci riporta con le sue stoviglie e ceramiche una delle qualità tipiche dell’ingegno ligure: che è la vocazione artigiana…Disposizione che vuol dire diligenza, amore delle cose, sottilità, sagacia, e viene al ligure dal carattere del paese che abita: paese vario, difficile, limitato dal mare, lavorato estrememente dagli elementi e dagli uomini: tutto spigoli e strapiombi di roccia, tra i quali s’aprono le brevi beatitudini delle spiagge, e la luce marina, che gli olivi non bastano ad intenerire, è una luce acuta e troppo solerte>>.

Il presidente 1999
Stefano Testa

Giampaolo Parini

Eliseo Salino

ANNO 1998

Fondere i concetti di arte, tradizione e arredo urbano può sembrare un’impresa di difficile attuazione. Il Lions Club Alba Docilia delle Albisole si è impegnato in tale faticoso compito, promuovendo la valorizzazione dei centri storici dei due Comuni limitrofi di Albissola Marina e di Albisola Superiore con piccole, significative opere artistiche che sono nel contempo testimonianza di una solida tradizione storico-culturale e gradevole arredo di vie pedonali.
Nel 1888 Vittorio Poggi nel suo libro “ALBISOLA” sottolineava la diversa fisionomia dei due paesi, ricordando che “… in Albissola Marina, spicca fra il verde degli ulivi e degli aranci la decorazione a fondo rosso scarlatto del superbo palazzo Faraggiana, già Durazzo… mentre a sinistra del Sansobbia l’intonazione generale della decorazione esterna è data dal principesco palazzo Gavotti, già Della Rovere.

La presidente 1998
Viviana Pedrazzini

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