Restauro Cappella fonte Battesimale – Antonio Brilla

CENNI STORICI SULLA CAPPELLA DEL FONTE BATTESIMALE DI ANTONIO BRILLA

Il Battistero contenente il gruppo scultoreo di Antonio Brilla trova attualmente collocazione nella prima cappella della navata laterale sinistra della chiesa di S. Nicolò ad Albisola Superiore.

L’attuale destinazione della cappella che ospita il Battistero non è quella originaria: infatti nei secoli ha subito probabilmente svariati spostamenti non documentati da riscontri archivistici. Pertanto non si è in grado, attualmente, di datarne con certezza la collocazione.

Unico dato documentato è attribuibile al 28 Marzo del 1868, data in cui A. Brilla viene incaricato dal Prevosto della Chiesa di San Nicolò di eseguire le statue di Gesù e del Battista e le altre opere in gesso sulla parete.

Fonte Battesimale di Antonio Brilla

A conferma di ciò è la ricevuta di pagamento a firma dello stesso Antonio Brilla conservata nell’archivio della parrocchia che riporta quanto segue: “Ricevo dal sig. Prevosto Giovanni Schiappapietra Lire trecentoventi (Lire 320) a conto del gruppo da me fatto nel Battistero in Albisola Superiore. In fede Savona 28 marzo 1868. Antonio Brilla”.

Si sa, inoltre, che nel 1871 G.D. Buscaglia esegue l’ornato della volta, che nel 1873 vengono realizzate le balaustre da G. Bertolotto ed infine che nel 1960 vengono posti nuovi marmi di cui non si conosce, tuttavia, la collocazione (informazioni tratte dall’archivio Parrocchiale).

Nella creazione del gruppo scultoreo il Brilla fa ricorso a una iconografia poco consueta che rappresenta il momento in cui Gesù esprime la volontà di essere battezzato dal Battista nelle acque del fiume Giordano (Matteo, 3, 13-17).

Nell’insieme della composizione scultorea è stato reinserito il fonte battesimale del 1578, limitatamente alla vasca marmorea.

Lo sfondo della cappella, raffigurante un paesaggio allusivo a un’oasi nel deserto,  caratterizzato da palme, rocce e costruzioni a torre tipiche di architetture orientali, è decorato con un dipinto murale e bassorilievi in adiacenza al gruppo scultoreo.

La parte superiore della parete ospita la figura del Dio Padre benedicente su una nuvola popolata di cherubini. La cappella è sormontata da una volta a botte riquadrata con una cornice in stucco entro la quale appare la scritta in caratteri ebraici “JAVE” su sfondo turchese e celeste simboleggiante il cielo.

Antonio Brilla (Savona22 settembre 1813 – Savona8 febbraio 1891) è stato uno scultore e pittore italiano dell’Ottocento che operò soprattutto in Liguria.

Biografia

Antonio Brilla

Antonio Brilla nacque a Savona nel 1813 da Giacomo Brilla e Concessa Nervi. Nella sua lunga carriera ha prodotto numerose pitture, incesellature, intagli e sculture, in particolare in ceramica, gesso, stucco e legno, che ornano chieseoratori e palazzi di tutta la Liguria. La sua produzione si stima superi i 1500 pezzi. Gran parte delle notizie relative alla sua vita ci sono giunte grazie ad una biografia scritta dalla nipote Maria Gustavino, la quale ricoprì il ruolo di sua segretaria durante gli ultimi venti anni di attività artistica.

Antonio, pur rimanendo fondamentalmente autodidatta, fu apprendista prima presso il padre, poi in una fabbrica locale di ceramica a partire dall’età di otto anni e infine in modo discontinuo nel laboratorio del pittore savonese Agostino Oxilia (discepolo di Paolo Gerolamo Brusco).

Una delle sue prime opere fu realizzata insieme al padre nel 1836. Si tratta della flagellazione di Cristo, commissionata dalla Confraternita dei penitenti rossi di Cortemilia. Due anni dopo si sposò con Francesca Forzano, sorella del musicista Antonio Forzano. Poco più tardi si recò a Firenze in compagnia del marchese Gerolamo Gavotti e dello storico Tommaso Torteroli, entrambi savonesi. Rimase nella città di Dante circa tre mesi, durante i quali ebbe occasione di conoscere Lorenzo BartoliniGiovanni Duprè, con il quale rimase in contatto per tutta la vita.

Rientrato a Savona, aprì uno studio in città nella ottocentesca via Caboto, adiacente alla piazza del Duomo. Decorò personalmente la facciata delle casa con statue dedicate ad artisti locali del recente passato. L’abitazione fu poi demolita insieme a gran parte del quartiere nel 1938 per fare posto ad un ambizioso progetto che prevedeva la costruzione del palazzo della Prefettura. Tali interventi non furono mai realizzati a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Le quattro statue che ornavano la facciata della casa del Brilla furono risparmiate e si trovano oggi (2013) collocate nei giardini di piazza del Popolo.

A partire dagli anni quaranta del XIX secolo, intensificò la sua attività occupandosi principalmente di restauro di opere lignee settecentesche per la varie confraternite e chiese di Savona. In questo periodo produsse altresì numerose polene per i vascelli che venivano costruiti nei vicini cantieri navali di Varazze.

Nel 1842 realizzò il gruppo ligneo la consegna delle chiavi a san Pietro per la chiesa di Finale Marina. Successivamente realizzò altre due statue di santi richiestegli a Spotorno,  Loano e a Pietra Ligure.

Negli anni 18501852 fu incaricato di realizzare le statue per il timpano del Teatro Gabriello Chiabrera di Savona. Ha qui inizio il periodo di maggior successo e più prolifico per l’artista, che arriverà a realizzare le sue opere più famose e riuscite, tra cui la Deposizione nel sepolcro (1866) per la Confraternita del Cristo Risorto.

Si occupò anche di arte ceramica, collaborando attivamente con la fabbrica di Sebastiano Ricci a Savona. Ciò gli consentì di partecipare a varie esposizioni: a Genova nel 1872 e nel 1880, a Milano nel 1881 e a Torino nel 1883.

Fu anche uno dei più celebri artefici di figurine per i presepi liguri, ai quali diede un’impronta caratteristica, con la sua capacità di ideare personaggi sempre nuovi e diversi. I rudimenti di tale arte gli furono trasmessi dal padre, di mestiere muratore, che si occupava anche di scultura e modellazione di figurine per presepi, secondo un’antica tradizione di famiglia.

Poche opere invece sopravvivono o sono conosciute della sua attività di intagliatore di avorio e cesellatore d’argento, in particolare per decorazioni dei crocifissi. Una di queste opere dovrebbe ancora sopravvivere nella Chiesa dei Santi Vittore e Carlo di Genova.

Dal matrimonio con Francesca Forzano ebbe tre figli:

  • Stefano Brilla (18401910).
  • Francesco Brilla (18421910) che fu allievo a Genova di Santo Varni con cui collaborò per alcuni anni prima di tornare a Savona. La sua attività artistica non fu di rilievo.
  • Michele Brilla (18451917) che studiò all’Accademia di Genova e Torino. Ebbe un discreto successo come decoratore di ceramiche.

Onorificenze

Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia
   

Opere principali

Presidente Lions che ha seguito il Service

2010/2011 Anna GERALLI MAZZINI

Intervento della Presidente del Lions Club Albissola Marina e Albisola Superiore “Alba Docilia”

“Ringrazio il nostro cerimoniere sempre preciso e puntuale e sono lieta di porgere ai gentili ospiti intervenuti e ai soci presenti il mio saluto e il mio ringraziamento per la partecipazione a questo convivio durante il quale vi verrà presentato il nostro service concernente il restauro del Fonte Battesimale del Brilla.

Ringrazio i giornalisti della Stampa e del Secolo XIX che hanno accolto il nostro invito, l’ amica Cecilia Chilosi e soprattutto ringrazio l’avv. Romani per il contributo che la Fondazione De Mari da lui presieduta ci ha accordato, senza il quale non avremmo potuto iniziare la realizzazione del progetto che fra poco le socie architetto Luisa Mezzano e Anna Pisani ci illustreranno.

Questo progetto è nato tanto tempo fa da un’idea di alcuni soci, il nostro club è stato sempre molto attento al territorio, alla conservazione dei beni artistici di cui la nostra terra è molto ricca però concretizzare l’idea è stato difficile e laborioso, come si dice tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, per motivi tecnici, amministrativi e burocratici e non da ultimo economici. Ma grazie alla collaborazione di alcuni soci che ringrazio, alla perseveranza e professionalità di Luisa ed Anna finalmente possiamo parlare di inizio dei lavori e quando si inizia si è a metà dell’opera.

Perché si è scelta quest’opera!? Prima di tutto perché si trova sul nostro territorio infatti essa è situata nella chiesta parrocchiale di San Nicolo di Albisola Superiore e poi perché l’opera in questione è attribuita ad Antonio Brilla, uno dei più importanti scultori liguri dell’800’ di Savona. L’attività artistica del Brilla si espressa nella scultura , ceramica, legno, argilla, calce

Parrocchia di s. Nicolò: Due opere maestose nella chiesa : la pala dell’altare di  NS della Pace e il battistero del 1868

Rarissimo Presepe del Brilla

L’Oratorio di S.Maria Maggiore:  sede della confraternita con 14 statue degli Apostoli 12 apostoli + S.Paolo e S. Barnaba – partendo da una struttura in mattoni ferro pietra e poi calce che il Brilla modellava.

Deposizione Gruppo ligneo

Cassa lignea: della deposizione nel sepolcro composta da sei personaggi disposti a semicerchio

L’arte presepiale che nasce e si sviluppa a Genova durante in età barocca   Fu anche un’importante produttore di statuine per il presepe dapprima di legno molto costose a causa degli alti costi e dal mercato  non più composto da persone molto facoltose dopo la rivoluzione francese si passa all’argilla che veniva compressa negli stampi creati dai “figurinai” questo era il nome di coloro che producevano le statuine il più celebre di questi figurinai è appunto il Brilla che già a 8 anni preparava le statuine diversificandole come portatrici di doni diversi.”

Inaugurazione del Restauro

 6 luglio 2011

Albisola, restaurato il Fonte battesimale nella chiesa di san Nicolò

Gruppo marmoreo Fonte Battesimale

Albisola Superiore. Tanta gente e commenti entusiasti per l’inaugurazione del restauro del Fonte battesimale di Antonio Brilla nella chiesa di san Nicolò ad Albisola Superiore.

Grazie al “service” del Lions Club Albisola Superiore Albissola Mare – Alba Docilia che ha realizzato l’opera e l’ha finanziata assieme alla Fondazione De Mari e alla parrocchia di san Nicolò, con il patrocinio del Comune di Albisola Superiore, la scultura e i dipinti ottocenteschi sono tornati all’antico splendore dopo che le devastazioni del tempo e di qualche restauro molto approssimativo fatto in passato l’avevano deteriorata in maniera che sembrava irreparabile.

Due socie del Lions Club, l’architetto Anna Pisani, che ha assunto la direzione dei lavori, e l’architetto Luisa Mezzano, responsabile dell’intervento per ciò che riguarda il gruppo scultoreo, insieme a Claudia Maritano che si è occupata dei dipinti murali, hanno reso possibile il “miracolo”.

Illustrato venerdì sera dalle artefici del restauro, oltreché da Massimo Bartoletti della Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Liguria e da Cecilia Chilosi che ha svolto una breve ma apprezzatissima relazione sull’opera di Brilla e sui tesori artistici custoditi nella chiesa albisolese.

A far gli onori di casa il parroco, mentre la presidente Anna Geralli ha sottolineato l’impegno dei Lions e l’assessore alla cultura Giovanna Rolandi ha espresso il grazie dell’amministrazione comunale di Albisola Superiore. Tocco finale, peraltro anch’esso ad altissimo livello, il breve concerto per chitarra di Dario Caruso, il quale ha scritto una musica ad hoc per l’evento.

 

Autore:  Anna Geralli Mazzini

Webmaster: Mario Mazzini

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